Codice di verifica ricevuto via mail

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TEST DI VERIFICA FINALE - da superare con almeno il 70% di risposte corrette (7/10)

1. - Quale è la definizione per un'attività a basso rischio ai fini dell'applicazione del D.M. 3 settembre 2021?
A - attività con carico di incendio specifico minore di 600 MJ/mqB - attività non soggette e non normate con specifiche caratteristiche elencate nel D.M.C - attività con meno di 100 dipendenti

2. - Posso, dopo l'entrata in vigore del D.M. 3 settembre 2021, valutare il rischio incendio per una attività ricettiva con 20 posti letto con il decreto stesso?
A - siB - noC - solo per alcune strategie antincendio

3. - I profili di rischio indicati dal D.M. 3 agosto 2015 sono:
A - Rvita, da calcolare per ogni compartimento, Rambiente, da calcolare per tutta l'attività, Rbeni, da calcolare per tutta l'attivitàB - Rvita, Rambiente, Rbeni, da calcolare per ogni compartimentoC - Rvita, Rambiente, Rbeni, da calcolare per tutta l'attività

4. - In una attività di ristorazione con 20 persone presenti quale deve essere il livello prestazionale della strategia S.2 (resistenza al fuoco)?
A - il livello prestazionale I (uno)B - in ogni caso devo avere le strutture R60C - la strategia S.2 non viene valutata

5. - La valutazione del rischio in una attività non normata, dopo il 1 novembre 2022:
A - è sempre obbligatoriaB - la posso fare solo a volteC - non serve, la trovo in letteratura

6. - Le soluzioni progettuali alternative (come definite dalla RTO) possono essere utilizzate dopo l'entrata in vigore del D.M. 3 settembre 2021, per valutare e compensare il rischio in una attività di ristorazione con 20 persone presenti?
A - no, non posso usare soluzioni alternativeB - si, sempreC - si, ma solo per la strategia S.4

7. - Il valore della velocità caratteristica di crescita dell'incendio dipende dal materiale coinvolto?
A - siB - noC - si, ma anche da altri fattori (disposizione ecc.)

8. - Il D.M. 3 agosto 2015 consente soluzioni alternative solo nel caso in cui non siano attuabili soluzioni conformi
A - si, il ricorso a soluzioni alternative deve essere sempre giustificatoB - no, le soluzioni alternative, se presenti, sono sempre consentiteC - no, le soluzioni alternative sono attuabili solo con la procedura di deroga

9. - Per attività non normata si intende:
A - tutte le attività soggette al controllo dei VVF ai sensi del DPR 151/2011B - tutte le attività nuove ed esistenti, soggette e non soggette al controllo dei VVF ai sensi del DPR 151/2011C - solo ad alcune attività soggette al controllo dei VVF ai sensi del DPR 151/2011 che non hanno una regola prescrittiva o prestazionale vigente

10. - Il D.M. 3 agosto 2015 attualmente trova applicazione:
A - a tutte le attività soggette al controllo dei VVF ai sensi del DPR 151/2011B - a tutte le attività nuove ed esistenti, soggette e non soggette al controllo dei VVF ai sensi del DPR 151/2011C - solo ad alcune attività soggette al controllo dei VVF ai sensi del DPR 151/2011

ATTENZIONE!

Verificare le risposte prima dell'invio e, una volta inviato, attendere che compaia il riquadro verde di conferma